Elsa Schiaparelli: biografia e abiti iconici | Elle Decor

2021-11-22 01:43:27 By : Ms. crystal Allwell

Ha giocato con illusioni ottiche e desideri, ha lavorato con artisti surrealisti e dadaisti, e ancora oggi il suo marchio è protagonista dell'Haute Couture

Elsa Schiaparelli ha lasciato un'importante eredità nell'alta moda internazionale: capi e accessori originali, che attraverso l'influenza surrealista e dadaista sono diventati vere e proprie opere d'arte. Ancora oggi il marchio Schiaparelli è protagonista della scena della moda Haute Couture con il nuovo direttore artistico Daniel Roseberry. Dall'invenzione, ma non solo, del rosa shocking, Elsa Schiaparelli segna la storia della moda con il suo stile che gioca con le illusioni ottiche e la voglia di creare qualcosa di nuovo per l'abbigliamento femminile. Scopriamo in poche parole chi è Elsa Schiaparelli, e quali sono i suoi abiti canonici che l'hanno resa un punto di riferimento nel settore.

Elsa Schiaparelli è un nome che rievoca la storia della moda tra la prima e la seconda guerra mondiale, e che è di moda ancora oggi. Elsa nacque in una illustre famiglia di fine Ottocento: la madre proveniva dall'aristocrazia napoletana, il padre era invece un professore universitario fratello di Giovanni Virginio Schiaparelli. A Londra incontra suo marito, dal quale ha una figlia. Il matrimonio fu di breve durata e nel 1922 i due divorziarono. Nel frattempo Elsa Schiaparelli si era trasferita in America con la sua famiglia, dove era entrata in contatto con il mondo dell'arte e dell'antiquariato. Durante la prima guerra mondiale, la futura stilista incontra gli esponenti del dadaismo, come Picabia, Man Ray e Duchamp che avranno su di lei una forte influenza stilistica. Tornata in Europa, a Parigi, inizia a lavorare come apprendista stilista in vari atelier, finché nel 1927 e nel suo appartamento realizza pullover con dettagli trompe-l'œil, che incuriosiscono il panorama della moda di quegli anni.

Puntando sulla nobilitazione del maglione, visto come capo relegato al mondo del lavoro e privo di eleganza, inizia a farsi conoscere in Europa e negli Stati Uniti dove diversi grandi magazzini acquistano da Elsa Schiaparelli i suoi modelli più alla moda. Lo stilista è passato alla storia anche per aver intuito le potenzialità del prêt à porter e della produzione in serie di capi, nel mondo dell'haute couture parigina. È anche responsabile dell'ideazione della sfilata, che utilizza una miscela di arte, musica e moda. Collabora con Dalì e Picasso, diventando un punto di riferimento per l'alta moda. Con la seconda guerra mondiale torna in America, ma una volta messo piede in Europa all'alba degli anni Cinquanta, si rende conto che il mondo della moda non è più quello di prima. Nel '54 fu costretta a chiudere la Maison, e 19 anni dopo morì nella città che accolse la sua carriera di stilista, Parigi.

Il rosa shocking di Elsa Schiaparelli è il suo marchio di fabbrica, ed è stato creato dalla stilista nel 1936, in occasione del lancio del profumo Shocking! Il profumo di Elsa Schiaparelli aveva un packaging creato da Leonor Fini, artista surrealista che si ispirò all'icona degli anni '30 Mae West, amica e cliente della Maison.

A Elsa Schiaparelli piaceva sperimentare colori e tessuti, e infatti il ​​rosa shocking è utilizzato in molte collezioni, come la Cosmica, o per creare il canonico cappello a scarpa rovesciata di Elsa Schiaparelli, in collaborazione con Dalì. Un altro capo storico creato dallo stilista è l'abito Aragosta, che presenta una cintura rosa shocking.

Per Elsa Schiaparelli l'abito è simbolo di emancipazione, rottura con le convenzioni della società ed espressione del sentire contemporaneo. Negli anni '30 è famoso il suo abito con cassetti ispirato alla Venere di Milo del collega e amico Dalì. Ma anche la rivalutazione della maglia, per Elsa Schiaparelli, ha significato un'importante avanguardia a favore di una moda innovativa, e di nuovi schemi con cui pensarla. Ha disegnato i costumi per il film del '52 Moulin Rouge, prima che la ditta Schiaparelli dichiarasse bancarotta a Parigi. Elsa Schiaparelli è tornata sul mercato nel 2010 riaprendo i suoi uffici in place Vendôme e ospitando una nuova collezione firmata Lacroix nel 2013. Inizialmente gli abiti erano haute couture ma poi la produzione si è aperta anche al prêt-à-porter. Ora Elsa Schiaparelli ei suoi abiti, memori della loro storia e del ruolo che hanno avuto nell'immaginario collettivo del secolo scorso, parlano ancora dell'innovativo marchio Schiaparelli.

Chiara Ferragni ha indossato un busto Haute Couture creato dal nuovo direttore artistico della Maison, Daniel Roseberry, in occasione dei GQ Awards 2021. Il busto, realizzato in trompe l'oeil in resina metallizzata, è accompagnato da collana e décolleté con dettagli in oro e argento chiodi. L'elemento della collana d'oro è stato ripreso anche quest'estate per l'abito Haute Couture di Bella Hadid, che ha indossato per il festival di Cannes 2021. A forma di alveoli polmonari, veste un lungo abito nero indossato dalla modella americana. Elsa Schiaparelli conferma il suo posto nell'universo dell'alta moda con la sua estetica surrealista rivisitata in chiave contemporanea.